Ancora sui Fervìda
Ieri abbiamo visto il procedimento per la fermentazione della frutta , delle radici e di molte verdure , ma quando si tratta di fermentare foglie , fiori e vegetali leggeri le proporzioni cambiano .
Essendo esse molto leggere e prive di zuccheri, è opportuno raddoppiare o triplicare le dosi di acqua e zucchero, ossia passare dalla proporzione classica 3-5-1, ad un 3-10-2, oppure 3-15-3 .
Una volta avviata la fermentazione sarà solo necessario mescolare con movimento verticale con frequenza giornaliera o più raramente , a seconda delle necessità. I contenitori dovranno sempre essere chiusi, ma non in modo ermetico. Se si hanno a disposizione solo tappi ermetici, allora vanno solo appoggiati e protetti da un tovagliolo con elastico per evitare l’ingresso di insetti e polvere.
Essendo esse molto leggere e prive di zuccheri, è opportuno raddoppiare o triplicare le dosi di acqua e zucchero, ossia passare dalla proporzione classica 3-5-1, ad un 3-10-2, oppure 3-15-3 .
Una volta avviata la fermentazione sarà solo necessario mescolare con movimento verticale con frequenza giornaliera o più raramente , a seconda delle necessità. I contenitori dovranno sempre essere chiusi, ma non in modo ermetico. Se si hanno a disposizione solo tappi ermetici, allora vanno solo appoggiati e protetti da un tovagliolo con elastico per evitare l’ingresso di insetti e polvere.
Prima che un FV sia pronto all’assunzione orale devono passare almeno 4 mesi dalla sua messa in opera, deve avere un sapore acetico spiccato e buona limpidezza. Non deve avere muffe, odore alcolico ne odori spiacevoli non tipici (alcuni frutti hanno comunque odori particolari per loro natura).
Se vogliamo utilizzare un FV dobbiamo compiere un processo di filtrazione usando un imbuto e inserendovi una garza. Travasiamo quindi una parte del liquido preoccupandoci di rimettere nel barattolo i residui rimasti nella garza. Il passo successivo, che abbiamo definito rabbocco, è quello di riportare il nostro FV d’origine al livello iniziale introducendo acqua e zucchero in proporzione 5 a 1, ben miscelati, versando fino a raggiungere il livello primario .
Queste sono a grandi linee le basi per la fermentazione tailandese , chiamata anche Fervìda , fermenti di vita .
Ancora domani tratterò questo argomento , lasciandovi alcuni indirizzi Internet dove chi è interessato può ricercare più informazioni e vi lascerò anche la mia piccola testimonianza sull'uso curativo dei fermenti .
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